Carlo Galletti  - Sezioni in movimento (1989/1994/2003)


Questo brano nasce originariamente nel 1989 come pezzo sacro per coro misto a 4 voci e solo opzionalmente affiancato dal live electronics. In una rivisitazione del 1994 il brano subì una radicale trasformazione: la parte del coro venne completamente eliminata e sostituita in toto dal live electronics. L’ideologia di base rimase comunque la stessa: l’esecuzione in tempo reale. L’esecutore, o gli esecutori, hanno sia la possibilità di eseguire il brano tout-court, sia la libertà di intervenire direttamente sulla partitura, sia improvvisando dal vivo, sia operando delle vere e proprie modifiche, dilatando o comprimendo il tempo o il ritmo di intere sezioni del brano o di parti di esse; o ancora di sopprimere o spostarne altre a proprio piacimento (da qui il titolo del brano), il tutto senza condizionamenti di sorta. Da ciò risulta evidente che lo sforzo compositivo è teso soprattutto al recupero della prassi esecutiva ed improvvisativi nel panorama elettronico il quale, proprio per la complessità delle opere ad esso destinato, ha la tendenza a confinare l’ascolto della musica elettroacustica solo su di un supporto audio, privando così l’ascoltatore dell’elemento emotivo e visivo offerto dall’esecuzione musicale.